Curcuma longa Lo zafferano delle Indie



La Curcuma longa L. appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, cui fanno parte anche lo zenzero e il cardamomo. Il nome deriva dal Sanscrito Kum-kuma.
Lo zafferano delle indie è una pianta erbacea perenne che raggiunge un'altezza massima di circa un metro. Le foglie sono grandi, lunghe da 15 a 40 cm, con picciolo allungato. I fiori sono raccolti in una vistosa psudo-infiorescenza ricca di grandi brattee verdi in basso e bianche o violacee in alto. La radice è un grosso rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo o arancione, fortemente aromatico che costituisce la parte di maggior interesse commerciale della pianta.
I suoi rizomi vengono bolliti per parecchie ore e seccati in forni e dopo vengono schiacciati in una polvere giallo-arancio.


Questa pianta è originaria dell'Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezia soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, tailandese e di altre aree dell'Asia. Il sapore della spezia è estremamente volatile, mentre il colore si conserva nel tempo.
In India, è utilizzata almeno da 6000 anni, come medicina, cosmetico, spezia e colorante (per 2000 anni le tuniche dei monaci buddisti sono state tinte con questa radice). Per gli indiani è un simbolo di prosperità e un mezzo di purificazione per tutto il corpo. La medicina ayurvedica le attribuisce numerose proprietà (antibatteriche, antinfiammatorie, antiallergiche, antispastiche, ecc.), molte delle quali confermate dalla scienza moderna.

Nella Medicina cinese, la curcuma viene impiegata per problemi epatici e alla cistifellea, per le emorragie, per le congestioni al petto ed i disturbi mestruali, nelle flatulenze, nel sangue delle urine, nel mal di denti, nelle contusioni e ulcerazioni ( per uso esterno).
Attualmente è coltivata in moltissime aree tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e in Africa. In particolar modo l’India risulta essere il primo produttore mondiale di curcuma.



Principi attivi

Olio essenziale:turmerone e deidroturmerone, atlantone, curcumina, diferuloilmetano, canfora, amido, curcuminoidi, zuccheri, vitamina C, minerali, proteine.

Proprietà nutrizionali

La curcuma longa ha spiccate proprietà antinfiammatorie, la curcumina inibisce un enzima che stimola la produzione di sostanze che facilitano i processi infiammatori, riducendone così i livelli nel sangue. Inoltre ha un’azione antiradicalica in quanto la curcumina reagisce con molti radicali liberi ostacolandone l'attività.
In effetti questa azione protettiva contro i danni provocati dai radicali è particolarmente evidente sugli organi dell'apparato digerente (Stomaco, fegato e intestino).
Malattie infiammatorie dell’intestino, epatopatie di lieve e media entità, sindrome del colon irritabile.
Le proprietà anti cancro della Curcuma, suggeriscono che la Curcumina è potenzialmente utile per il trattamento di cinque tipi di cancro: del colon, del seno, della prostata, del polmone e della pelle.
La Curcumina risulta inoltre ridurre l’induzione dell’attività dell’Ornitina Decarbossilase; riduce la sintesi della Poliammina, e blocca il danno ossidativo dovuto ai Radicali Liberi e dall-acido Arachidonico, tutti questi meccanismi sono proinfiammatori, promuovono la formazione di tumori, ed hanno effetto inibitorio sul sistema immunitario.
L’azione difensiva della Curcuma si è evidenziata in tutte le forme tumorali conosciute. Lo zafferano delle indie è uno dei più potenti antiossidanti conosciuti, esso è molto più efficace della vitamina C, protegge il DNA dalla perossidazione lipidica con una percentuale dell’85%, rispetto al Beta Carotene 50%, e la vitamina E 57%.
La curcuma può essere integrata nella dieta con 1-2 cucchiaini al giorno. Si può aggiungere alla fine della cottura di qualche pietanza, mettere nello yogurt, farne una salsa, il curry, ecc. Si consiglia di assumerla sempre con un grasso (olio extravergine, burro, ghee, ecc.) o con cibi grassi. Il grasso facilita l’assorbimento intestinale dei componenti attivi. Anche una molecola contenuta nel pepe, la piperina, aumenta più di mille volte l’assorbimento della curcumina ne facilità l’assorbimento.
Conservatela in flaconi di vetro scuro a tenuta ermetica e tenetela rigorosamente lontano dalla luce e dalla umidità. La curcumina è molto sensibile alla luce.

Curcuma in cucina


Viene spesso impiegata per arricchire il sapore di piatti di origine indo-asiatica, ma negli ultimi tempi ha fatto ingresso anche nelle cucine nostrane. Come anticipato è un sapore basico ma non privo di gusto, bensì particolare e intrigante. Può aumentare le qualità di piatti quali zuppe, primi piatti, contorni, a base di pesce e carne, formaggi, frutta ma anche insalate e verdure. è spesso utilizzata per insaporire il riso basmati e come base per condimenti con più ingredienti.


Con la curcuma si può insaporire anche il cous cous, oppure le verdure saltate in padella e ammorbidite con poca panna vegetale. Ma creare anche bevande salutari ed energizzanti, come ad esempio un tè speziato alla cannella, curcuma, zenzero e cachi tagliati a fette sottili e miele. Viene anche utilizzata per la preparazione del curry.
La curcuma, codificata come E100, viene utilizzata come additivo alimentare atossico.



Controindicazioni
La curcuma può essere assunta dietro  prescrizione medica in presenza di occlusione delle vie biliari ed in presenza di Calcoli biliari, da usare con cautela e sotto controllo medico in gravidanza e allattamento. Non somministrare la curcuma ai bambini di età inferiore ai 2 anni, al di sopra di questa soglia di età iniziare con preparazioni leggere. Si sconsiglia la Curcuma se si è in presenza di problematiche legate alla fertilità, e in previsione di una eventuale gravidanza. A causa dell’effetto anticoagulante della curcuma è controindicata in caso di disturbi di carattere emorragico.
Diversi studi clinici hanno dimostrato che la Curcumina non è tossica per gli esseri umani, fino a 8000 mg/die
Quindi si consiglia di attenersi alle dosi consigliate un eccesso di curcuma può causare disordini gastrici. In presenza di disordini gastrici, bruciori di stomaco, si consiglia di ridurre le dosi o interrompere l’utilizzo. Se si rispettano le dosi indicate e se non sussistono problematiche di salute la curcuma può essere considerata una pianta molto sicura. La Curcuma è stata usata come condimento in grandi quantità per centinaia di anni senza particolari reazioni avverse.



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