Malva: proprietà curative cosmetiche e culinarie
La Malva silvestre (Malva
sylvestris L.) è una pianta perenne di aspetto erbaceo,
appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Il fusto è alto fino ad un
metro e può essere sdraiato sul terreno o eretto, coperto di peli. Le foglie
sono tondeggianti divise in tre-cinque lobi triangolari e il
margine è inciso da numerosi denti, ricoperte di peli. I fiori sono formati da cinque
petali di forma subtriangolare ristretti a cuneo alla base e incisi da
una insenatura nella parte apicale di colore rosa-viola con nervature
più scure. I frutti sono dei poliacheni
circolari. I fiori si raccolgono da giugno a ottobre, vanno recisi in bocciolo o appena aperti. Una
volta essiccati all’ombra si conservano in vasi di vetro al riparo dalla luce.
Se avete voglia (e tempo) trovarla è facile, meglio certo di cercare un
quadrifoglio in un prato. Unico accorgimento è raccoglierla lontana dallo smog
oppure si può acquistare direttamente in erboristeria. Le foglie e i fiori hanno all’incirca le stesse proprietà e possono venire
impiegati nei trattamenti domestici insieme o separatamente.
Nel passato i contadini usavano le foglie per estrarre
i pungiglioni di vespa, mentre la sua linfa gommosa veniva ridotta in
poltiglia e usata come crema rinfrescante per il viso.
La Malva è di origine probabilmente nordafricana (mauritiana)
e/o sudeuropea, si è diffusa alle
latitudini temperate subtropicali di ambedue gli emisferi. È pure oggetto di
coltivazioni e viene importata prevalentemente dall’Europa Orientale e
dai Balcani.
Principi attivi della Malva
Questa
pianta racchiude i seguenti costituenti principali: mucillagini,
flavonidi,
antociani,
complessi
vitaminici B1, B2 e C, carotene e potassio.
Proprietà e utilizzi della Malva
I principi attivi presenti nella malva hanno proprietà emollienti, calmanti, antinfiammatorie, espettoranti,
antispasmodiche e lassative.
Questa pianta risulta indicata contro
gli stati infiammatori delle mucose, della bocca, della gola, gengive
fragili, nevralgie dentali, pelli arrossate, pruriti.
Utilizzata da sempre come blando
lassativo, è un buon regolatore intestinale, importante per l'azione
protettiva che esercita a livello della mucosa intestinale infiammata.
Nella medicina naturale per uso
interno è utile in caso di bronchiti, tosse, infezioni
della gola, catarro, asma, gastrite. Per uso esterno,
trova applicazione come collutorio, nei casi di ascessi
dentari e gengive sanguinanti. In caso di mal di denti si possono
fare sciacqui con un infuso di fiori e foglie, oppure si
possono applicare le foglie direttamente sulla parte dolorante, avendo l'avvertenza di schiacciarle
leggermente.
Inoltre risulta indicata come impacco
ed infuso per mucose irritate congiuntiviti, ulcerazioni, ascessi, emorroidi,
stomatiti, infiammazioni vaginali e per detergere la pelle colpita da eritemi
solari o comunque irritata.
Il cataplasma ottenuto con la radice
è un ottimo rimedio contro i foruncoli, per ridurre
il gonfiore, o far sparire il livido degli ematomi.
Uso gastronomico della
malva
In cucina le foglie e i getti
giovani possono essere consumati in insalata, ma conviene mescolarli
con altre verdure per nasconderne il gusto forte e non sempre gradito, o cotti
come verdura.
Le capsule acerbe possono essere aggiunte all'insalata. I suoi rami
più giovani cotti e conditi con olio, sale e aceto o limone,
possono essere usati come contorno o entrare nella preparazione del minestrone.
Quest'erba può essere usata anche come ingrediente per la farcitura dei ravioli,
nelle polpette e per cucinare gustose frittate. Ottimi sono i
risotti con la malva, i fiori possono essere fritti
in pastella.
Uso cosmetico della
malva
Grazie alle sue proprietà emollienti, la troviamo in dentifrici, collutori, colliri,
creme
per combattere la couperose, saponette, bagnoschiuma.
Può inoltre, essere utilizzata per rinforzare
i capelli, i fiori usati nel risciacquo eliminano il colore giallastro dai capelli
bianchi.
Lorena
Malva
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